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IL FOGLIO: “Fare figli è vantaggioso per il mondo del lavoro”. Parla il presidente di Farmindustria

La denatalità è “un’emergenza sociale”, ha detto il Papa agli Stati generali della natalità a Roma. Massimo Scaccabarozzi spiega cosa possono fare le imprese per contrastare l’inverno demografico, a partire da alcuni esempi virtuosi

Al via ieri la seconda edizione degli Stati generali della natalità all’Auditorium della conciliazione. Papa Francesco, impossibilitato a partecipare in presenza per i problemi al ginocchio, ha inviato un messaggio ai partecipanti: “Il tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale. (…) Nascono sempre meno bambini e questo significa impoverire il futuro di tutti; l’Italia, l’Europa e l’occidente si stanno impoverendo di avvenire”. “C’è una periferia esistenziale in occidente, che non si nota immediatamente – prosegue il Papa. E’ quella delle donne e degli uomini che hanno il desiderio di un figlio, ma non riescono a realizzarlo. Molti giovani faticano a concretizzare il loro sogno familiare”. 

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria – associazione delle imprese del farmaco – vuole però essere ottimista, nonostante i numeri inquietanti: per l’Istat fra trent’anni saremo sei milioni in meno (oggi sono 58.983.122 le persone residenti al 1° gennaio 2022 in Italia). Nel 2021 un nuovo record di poche nascite (399.431, meno di 400 mila non se ne vedevano dalla Seconda guerra mondiale), contro l’elevato numero di decessi (746 mila). “Sono ottimista perché sono convinto che si possa affrontare la situazione con responsabilità – dice Scaccabarozzi. Le direttrici lungo le quali muoversi sono due: una di comunicazione e una di misure concrete. La comunicazione è fondamentale: istituzioni e mondo del lavoro devono impegnarsi in campagne volte a promuovere la natalità come un valore sociale ed economico fondamentale. 

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